Ricevimento
presso
"L'assenza diminuisce le passioni mediocri e aumenta le grandi, come il vento spegne le candele e alimenta l'incendio."
François de La Rochefoncauld
Posta ai margini della Valdinievole, sulle propaggini del Montalbano, villa Rospigliosi costituisce il centro di un contesto architettonico ed ambientale di indubbio valore. La costruzione dell'austero ed imponente edificio si deve a Giulio Rospigliosi, arrivato al trionfo del soglio pontificio nel 1667 col nome di Clemente IX, per celebrare nella sua terra la gloria del casato pistoiese cui apparteneva. Il progetto del palazzo e dell'adiacente cappella gentilizia venne sicuramente concepito all'interno dello studio del Bernini e fu realizzato con l'ausilio di collaboratori locali e col diretto coinvolgimento dell'architetto romano Mattia de' Rossi. La residenza è costituita da un corpo centrale, interamente "voltato", e chiuso tra due ali laterali sporgenti, formate a loro volta da tre ambienti coperti da volte a padiglione. Con questo progetto il Bernini intendeva introdurre in Toscana la nuova moda romana del grande salone al primo piano, ed è infatti il grande salone centrale col suo soffitto a cupola, le sue dimensioni, la sua altezza e i suoi affreschi che identifica i caratteri della cultura barocca.
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